Che cosa è?
Il Sismabonus è un incentivo introdotto dal governo con la manovra finanziaria che consente di usufruire di sgravi fiscali su ires e irpef per l’effettuazione di interventi di riqualificazione antisismica e contro il rischio sismico degli edifici.
Esso è legato alle recenti linee guida per la classificazione del rischio sismico degli edifici, che vanno da A+(basso rischio) a G(alto rischio) e alla zona sismica in cui l’edificio è situato.
In particolare le zone sono così suddivise:
- Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti
- Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti
- Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari
- Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari
Come funziona?
Entro il 31/12/2017 l’adeguamento di edifici situati nelle zone 1 e 2, ad altissima e alta pericolosità sismica consente di ottenere un contributo pari al 50% delle spese sostenute fino ad un tetto di € 96.000, erogato in 5 quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese.
Per famiglie ed imprese che effettuano interventi di riqualificazione antisismica riducendo la classe si rischio terremoto degli immobili ricadenti nelle zone 1-2-3 spetta un bonus maggiore.
Nella fattispecie:
- Per riduzione di una classe di rischio la detrazione passa dal 50% al 70%
- Per riduzione di due classi di rischio il bonus è dell’80%
Per quanto riguarda i condomini:
- Interventi nelle aree comuni o intero edificio che comportano la riduzione di una classe di rischio il contributo è pari al 75%
- Interventi nelle aree comuni o intero edificio che comportano la riduzione di due classi di rischio il contributo è pari all’85% sempre con il tetto massimo di € 96000
Tali agevolazioni verranno estese fino al 31 Dicembre 2021 con la nuova legge di bilancio 2018.